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252 de iciarchia

vesti infiniti benefici da’ vostri maggiori: nutriti, vestiti, educati da loro, esculti, instrutti con dottrina, ornati di virtù; apparecchioronvi con sue fatiche e sudore a ogni commodità e sussidio a ben vivere. Che dico? Negarete voi essere obligati loro? Che loro, contro, siano obligati a voi, né voi lo diresti, né io ve lo consentirei. Conoscete voi giovani ch’io dica il vero?

Giovani. Certo.

Battista. Quanto stimate voi che ora a questi e a me sia voluttà e dolce recreamento vedervi qui presso di noi attenti, parati e cupidi satisfare alle espettazioni nostre, seguendo quanto noi desideriamo vedervi ottimi e felicissimi? O figliuoli, la bontà vostra sia quella che vi mova a ben meritare de’ vostri maggiori più che le parole mie. Visitateli, confortateli, sovveniteli, date loro con la presenza vostra recreamento, coll’opera e ossequio aiuto e mantenimento contro le oppressioni della vecchiaia. Sì, figliuoli, sì. A loro levarete molestia, a voi accrescerete laude e buona grazia apresso degli omini e mercé da Dio. Dio ama, aiuta, accresce quelli che studiano simigliarsi a Lui con quello che a lui sia concesso. In questo sarete simili e participi della bontà divina, quando pietosi darete ad altri quello che voi chiedesti da Dio nollo impetrando da’ mortali. E torniamo spesso a’ nostri ragionamenti pur dove io molto desidero, e a quel che molto mi diletta vedere in voi figliuoli. Cosa gloriosa in ogni età, giovani, el buon costume. Sì certo, e’ buoni costumi sono a te summo ornamento, però che e’ danno splendore e illustrano la virtù quale sta in te. E tu ben costumato sarai onestamento della famiglia tua e insieme ornamento della patria, però che facile succederrà che gli altri educati in simile disciplina siano pur simili a te. Molti per non essere quanto si richiede composti, furono sviliti, ma de’ costumati qual mai fu che indi non ricevesse onore e cortesia? E spesso chi non ti conoscerà, e vedratti in detti e in gesti modesto, grave, umano, intrapreenderà opporsi a chi ti sia molesto e infesto.

Parmi sino a qui avere in buona parte trascurso quanto preponemmo, esplicando l’officio e debito de’ ben composti a virtù e atti a meritar grazia, favore e laude, se già non resti che fra