Pagina:Alfieri - Rime scelte, Sansoni, 1912.djvu/21

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INDICE



Prefazione |||
 Pag. 5

Rime varie.

I. |||
La lotta di Ercole e di Antèo |||
 2
II. |||
Loda le bellezze di una signora |||
 3
III. |||
Loda la fronte della signora |||
 4
IV. |||
Si pente di essere stato scortese con la sua donna |||
 ivi
V. |||
Parla una madre, canzone |||
 6
VI. |||
Sospiri d’amore, canzone |||
 8
VII. |||
Invettiva contro Roma |||
 10
VIII. |||
Alla Morte |||
 11
IX. |||
Non cesserà mai di amare la Contessa |||
 ivi
X. |||
Dinanzi ad una statua di Venere |||
 12
XI. |||
Meraviglie prodotte dall’apparire della sua donna |||
 ivi
XII. |||
Non è possibile dire che cosa sia l’anima |||
 13
XIII. |||
Vestirà d’or innanzi sempre di nero |||
 14
XIV. |||
Si duole perché non può andar dalla sua donna |||
 15
XV. |||
Povero vuol essere il Poeta, ma libero |||
 16
XVI. |||
Loda gli occhi della sua donna |||
 ivi
XVII. |||
Le parole non valgono ad esprimere il suo affetto |||
 17
XVIII. |||
Amò altre volte, ma senza che Amore gli ispirasse nulla di buono |||
 18
XIX. |||
Gli piace il volto e piú ancora l’animo della sua donna |||
 19
XX. |||
Che dirà quando si troverà alla presenza di Dio |||
 ivi
XXI. |||
Non è vero quello che la Contessa dice: amar egli solamente le Muse |||
 20
XXII. |||
L’annoia lo sdottorare de’ forestieri che càpitano in Italia |||
 21
XXIII. |||
È geloso, e perché |||
 ivi
XXIV. |||
Altri tempi, altri uomini |||
 22
XXV. |||
La morte di Alessandro il Macedone |||
 23
XXVI. |||
Contro la propria avarizia |||
 ivi
XXVII. |||
Ad una danzatrice |||
 24
XXVIII. |||
Disperazione, e speranza |||
 25
XXIX. |||
Vorrebbe l’aspetto della Natura conforme al suo stato doloroso |||
 ivi
XXX. |||
Dinanzi al Mosè di Michelangelo |||
 26