Pagina:Alighieri, Giuliani - Opere latine vol I - 1878.djvu/101

Da Wikisource.
82 DE VULGARI ELOQUENTIA.


viso, come tieni il dosso (ti sarà anteriore ciò, che adesso t’è posteriore), E appresso, dimostrata la cosa, quegli soggiunse: Or quel che t’era dietro, t’è davanti: Par., viii, 94, 136; Epist. Card. italicis, § 4. Discrezione poi è l’occhio, mercè cui la mente apprende la differenza delle cose, in quanto sono ad alcun fine ordinate. Ma siccome colui, ch’è cieco degli occhi sensibili, va sempre secondo che gli altri guidano lui, o male o bene; così quegli, ch’è cieco del lume della discrezione, sempre va nel suo giudicio secondo il grido, diritto o falso che sia: Conv., i, 11. Or veggasi inoltre, che l’autenticità di questo Libro risulta anche solo dal presente Capitolo, ove pur lo si riguardi colla scorta delle altre Opere del nostro Maestro, che a sicuri tratti sa ben ritrarre e disvelare sè stesso.

8. Secondo l’avvedimento del Corbinelli, qui Verbo è la stessa divina Grazia, dal cui ajuto l’Allighieri si prometteva le parole convenienti al sì nobile subbietto; ma può intendersi a dirittura per Cristo, l’Autore della Grazia, la Sapienza increata: Par., xxiii, 37.

11. Potiora miscentes, mescolando cioè con l’acqua attinta dal mio ingegno troppo migliori cose, derivate o qua e là raccolte da diversi libri; tanto che, indi composta una quasi mistura d’acqua e di miele, io potessi dar altrui a bere un dolcissimo idromele.

13. Unamquamque doctrinam oportet non probare, sed suum aperire subjectum (manifestarlo). Al che consuona quanto si ridice altrove: Nulla Scienza dimostra lo proprio suggetto, ma presuppone quello; e perciò, prima di trattarne, deve accennarlo, affinchè si vegga quale sia la materia intorno a che la Scienza dovra aggirarsi: Conv., ii, 14.

15. Celeriter attendentes, manca nel Volgarizzamento del Trissino, nè per verità il testo lo richiede, benchè si riscontri nella Volgata. Ma ad ogni modo dovrebbe leggersi «celeriter expedientes» come più in attinenza a «brevius» che vien poco dopo (18), e perchè ci si rafferma altrove a non dissimile proposito: Vulg. El., i, 15.

17. Ab adsistentibus, «dagli assistenti» traduce il Vi-