Pagina:Annalena Bilsini, di Grazia Deledda, Milano, 1927.djvu/197

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chiave. È un rischio; ma come si fa? Il più brutto è che non ci si vede e non si può parlare.

— E allora, che fate?

— Eh, — diss’egli con un sorriso ambiguo; — qualche cosa si fa.

Ella si sollevò, col viso tinto di cremisi: non insistè nelle sue domande ardite, ma pensò con rancore che Pietro non avrebbe mai sfidato un simile pericolo per lei, tanto meno se fosse stata povera come Piera Marasca; e Bardo ne indovinò i pensieri.

— Certo, è un rischio: il padre potrebbe anche tagliarmi il viso come un salame. Ma l’amore è l’amore; e Pietro, con tutte le sue rodomontate, non sarebbe capace di affrontare il pericolo come lo sfido io.

Ella tornò a piegarsi tormentando il suo vestito, e parve volesse piangere; subito invece si sollevò e rise. I suoi denti perfetti scintillavano sino in fondo, con le punte dei molari bianche come cime nevose in uno sfondo roseo; e la sua gola gonfia e palpitante ricordò a Bardo quella delle colombe in amore.

Un senso di stordimento lo prese: era quasi lo stesso piacere angoscioso che provava quando, al buio e nel pericolo, baciava