Pagina:Annalena Bilsini, di Grazia Deledda, Milano, 1927.djvu/222

Da Wikisource.

— 212 —


— Voi siete vecchia ed io sono quasi ancora un bambino; eppure non c’intendiamo. Qui non è questione d’amore, maledetto sia; è questione di coscienza.

— Ma se Pietro....

— Pietro, voi stessa lo avete sempre affermato, è il tarlo della nostra casa: a lasciarlo fare rode la famiglia come una vecchia madia. Pietro vuol pigliarsi la povera Lia per farla crepare e godersi poi lui i suoi soldi in peccati mortali. Ha già intenzione di rinchiuderla viva nella torre, lassù.

— Questi sono scherzi da gente sborniata.

— E contro gli ubbriachi devono vigilare i sani.

— Va bene; e dunque, cosa si deve fare, secondo te?

— Si deve innanzi tutto imporre a Bardo che lasci stare la disgraziata Maresca. Se vuole Isabella se la pigli pure; e vadano però a stare da loro. Se Isabella mette piede in casa nostra succedono tante di quelle porcherie che neppure l’acqua del fiume, se venisse una innondazione, potrebbe cancellarle. Poi, con Pietro non c’è nulla da fare direttamente: anzi è meglio non dirgli nulla, perchè quello lì si rivolta come una tigre molestata. Ma bisogna avvertire il Giannini che sorvegli la figlia.