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384 Delle Croniche di Trento


Mentre gli Trentini si trattenevano in queste sue facende occupati, e snelli correvano per ogni cantone, acciò il tutto restasse ben accomodato: gionse nuova, qualmente il Re gli tredeci Novembre partì con la Corte dalla Villa di San Michiele, ove era stato la notte.

[I Trentini alla venuta del Re gli escono incontro.] All’hora il Cardinale Clesio, per non mancar del suo debito in ricevere Prencipe di tant’altezza, mandò avanti, sin al Ponte del Lavis, per incontrarlo, e servirlo Christoforo Madruzzo, Decano di Trento il Vinciguerra d’Arco, e Lodovico di Lodrone, Conti, & Aliprando Clesio, quali in suo nome riverissero, & ricevessero quella Real Maestà. Potevano ivi con maggior commodità essequire gli ordini à loro imposti, che in altro luogo, perche è tanta la strettezza del passo, che non admette caterve de fanterie, ò Cavallarie in cumulo, essendo necessario passino con lungo ordine, quasi ad uno, ad uno, & in niuna maniera à schiere.

[Il Clesio esce per la Porta di San Martino] Per il che fù cosa più facile l’accostarsi, e parlare di vicino in quel luogo al Re. Non molto poi in persona, con honorevol commitiva uscì dalla Porta di San Martino. Andavano avanti mille huomini in habiti militari, e d’armi ben provisti, ma principalmente per la lor grande, & ben proportionata statura riguardevoli. Seguirono gli feudatarij della Chiesa Trentina, i Cavallieri, & gran moltitudine de Cittadini, sparsa per ricevere quelli gran Prencipi, & il Re di tanta dignità, e grandezza adorno.

[Vassi incontro alle Reggie Corone.] Cinto il Trentino da quella nobil compagnia, andò ad incontrarlo sino di là da Gardollo, Villa ne confini della sua giurisditione, ove con ogni riverenza possibile gli ricevè, & con indicibile allegrezza delli astanti gli accompagnò alla porta di S. Martino. [Il Re Ferdinando fà la sua entrata ne la Città.] Di già era processionalmente sin colà uscito il Collegio de Sacerdoti, tutti vestiti di veste purpurate, & tessute d’oro, quello, che precedeva gli altri porse, (conforme il costume) la Croce da bacciare alla Real Maestà, quale poscia sotto baldachino sacro, portato dalli principali Dottori della Città, per le frequenti, e fausti acclamationi de populi, dalli primati riccamente vestiti, e con ordine alle bande disposi, che lo seguivano à piedi, fù condotto sino alla Chiesa, à S. Vigilio dedicata, & in mezzo della Città situata. Ove per alcune vie secrete, e ritorte per quali più presto si fà il viaggio, di già con passo fretoloso era arrivato il Vescovo, e vestitosi in Pontificale, non tantosto entrati la prima porta della Chiesa, fece per loro efficaci orationi, & rese le dovute gratie à Dio, & à S. Vigilio, padrone della Città. Accompagnarono poscia il Re in Castello,