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la estremità degli abiti donneschi, o di tappeti ecc.: balza. || V. pidagna. || – di la staffa: tavola (An. Cat.). || Scaletta per montar in carrozza: predellino.

Pidani. V. pedani.

Pidantarìa. s. f. Composizione o affettazione o azione pedantesca: pedanterìa.

Pidantazzu. pegg. di pidanti: pedantaccio.

Pidanteddu. dim. di pidanti: pedantello, pedantino.

Pidanti. s. m. Pedagogo: pedante. || s. e add. Colui che servilmente segue le norme: pedante. Sup. pidantissimu: pedantissimo.

Pidanticchiu. dim. di pidanti e vilif.: pedantucolo, pedantuccio.

Pidantiscamenti. avv. In modo pedantesco: pedantescamente.

Pidantiscu. add. Da pidanti: pedantesco.

Pidantìsimu. V. pidantaria.

Pidantuni. accr. di pidanti: pedantone.

Pidata. s. f. L’orma che lascia il piede: pedata. || T. arch. La parte piana dello scalino: pedata. || Colpo dato col piede: pedata. || Macchia rotonda a guisa di maglia generata nulla luce dell’occhio: maglia. || Ciò che pagavasi per lo primo ingresso delle donzelle in ritiro. || Per passo. || Esempio, o simile: pedata. || In pl. quelle lamine tonde di ferro a varie altezze, colle quali il cocchiere e il servitore s’aiutano nel montare ciascuno al loro posto nella carrozza: pedanine (Car. Voc. Met.). || cuntari li pidati. V. in cuntari. || pirdiricci li pidati, non poter guadagnarvi nulla: perder il ranno e il sapone. || Prov. cu’ veni appressu cunta li pidati, di chi non pensa a quelli che dovranno succedergli, o vuol far il suo tornaconto senza badare al danno che sarà de’ successori: chi vien dietro serri l’uscio. || hai la vacca e cerchi la pidata, di chi avuto il tutto, faccia ancora cavilli.

Pidatedda. dim. di pidata.

Pidatuna. accr. di pidata.

Piddami. s. f. Quantità o varietà di pelli: pellame. || Colore e qualità della pelle: pellagione. || Per pelle in generale.

Piddaru. s. m. Colui che vende o concia le pelli: pellajo.

Piddàta s. f. Tantà quantità di biade in paglia che empian l’aia: ajata. || Quantità di busse: carpiccio.

Piddazza. pegg. di peddi: pellaccia.

Piddemi o Piddèmia. s. f. Coperta ordinaria delle donne del popolo che portano quando van fuori di casa, suol esser di lana o di cotone, e di figura rettangolare.

Piddiari. v. a. Detto di cacio, agitarlo per farlo rapprender ineglio: tramestare, macerare. || fig. Maltrattare: trassinare, tartassare. || Per molestare. || piddiarisi. V. pizzuliarisi. P. pass. piddiatu: tramestato ecc. (Dal Lat. pello significante agito ecc. Pasq.).

Piddiaturi. s. m. T. past. Cerchio di legno ben piallato, nel quale si mette il cacio per ridurlo a forma: cascino.

Piddicedda. dim. di peddi: pellicella, pellicina.

Piddimiedda. dim. di piddemia.

Piddirinu. V. pilligrinu.

Piddizza. s. f. Vestimento o qualsivoglia panno consumato: straccio. || essiri comu lu zu piddizza, cencioso: strambellato. || nun vuliri perdiri la piddizza, ingegnarsi a non ricever un torto, non lasciarsi soperchiare. || Per pilliccia, di cui anzi è corruzione.

Piddizzaria. V. pillicciarìa.

Piddizzaru. V. pillicciaru.

Piddizzeri. s. m. Di uomo tutto stracciato, malmesso: straccione.

Piddizzuneddu. dim. di piddizzuni.

Piddizzuni. s. m. Pidocchio de’ polli: pollino. || fig. Piccoli piccini, e in molti. || Per poverino, pitocco. || trimaricci lu piddizzuni, aver paura: rizzarsi i bordoni, tremar i pipponi ad alcuno. || scutulari lu piddizzuni ad unu, bastonarlo: spianargli le costure. (Dal Lat. pullix quasi pullixuni. Pasq.).

Piddoccia. V. pidduncia.

Piddotta, Piddòttula. V. baddottula.

Piddu. s. m. Tritume di panno ecc. || – di pagghia: pagliericcio. || – di buda, peluja di mazza sorda. || Per picciriddu V.

Pidduncedda. dim. di pidduncia: pellicolina.

Piddùnchia, Piddùncia. s. f. Tunica, buccia, membrana: pellìcola. || Pelle piccola e sottile: pellicina. || Membrana che cuopre tutta la superficie della pelle: epiderme, cutìcula. || T. bot. Quella parte della pianta che è composta di fibre a mo’ di rete: membrana. Quelle pellicole a foggia di sottil membrana che si trovano dentro i bocciuoli delle canne: cartilagine. || – di lu granatu, quella che ne divide gli spicchi: pellicola. || – di la racina, la buccia dell’acino: fiocine. || Quella degli spigoletti delle melarance e simili: rèzzola. || Quella della cipolla: pellicina. || E in generale, quella che ricopre alcune frutte: buccia.

Pidduniari. v. a. Tormentare: vessare.

Pidduòrtula. V. baddottula.

Pidduzza. dim. di peddi: pelluzza.

Pidiari. v. a. Calcar co’ piedi in andando: calpitare, scalpitare. || V. pistuniari. || V. anco pidinari. P. pass. pidiatu: calpitato.

Pidiata, Pidiatina. s. f. Impressione che in andando si fa col piede: pedata, orma. || Rumore che si fa col piede nel camminare: pedata.

Pidicari. V. appidicari.

Pidiceddu. s. m. Bacolino che si genera nella rogna, è bianco e veloce: pellicello.

Pidicinazzu. accr. di pidicinu.

Pidicineddu. dim. di pidicinu.

Pidicinu. s. m. Estremità de’ canti delle balle e dei sacchi, per la quale si possano pigliare: pellicino. || Quella specie di manica nella quale finiscon le reti da pescare, che si tien in fondo ben legata, e si scioglie per trarne poi il pesce: pellicino, verta. || Per omicciàttolo. || Angolo, estremità prolungata di checchessia come di terre ecc.

Pidicuddicchiu. dim. di pidicuddu: picciuolino. || – di fraula, a bambino vispo, arrogantello: cecino.

Pidicuddu. s. m. Il gambo delle frutte: picciuolo. || Per sim. il gambo de’ bottoni: picciuolo. || E ad uomo o ragazzo di piccola statura, che diciamo anche pidicuddu di fraula: caramò-