Pagina:Archivio Glottologico Italiano, vol. 10, 1886-88.djvu/10

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2 Ascoli,

scarso e appena sbozzato, e viene a Lei dinanzi, non già come un saggio d’arte prelibata, ma come un tentativo che la Sua perizia debba giudicare. Si tratta veramente di un’antica idea, alla quale l’Archivio doveva e dovrebbe dedicare uno studio ben più insistente di quello che io non abbia in sino ad ora potuto; e oggi io non ci ritorno, se non fugacemente, per l’occasione che me ne danno gli ‛Allotropi’ del nostro Canello [Arch. III, 285-419]. Ma chissà che non ci avvenga di ritrovarci, tra non molto, a insistervi insieme tutti e tre! E si potrebbe anzi essere in quattro, poichè pure il D’Ovidio or guarda, se non isbaglio, anche da questa parte.

Ella ricorda sicuramente, che il latino risponde per b a f di fase osca od umbra in mezzo di parola, sia che si risalga all’aspirata labiale o sia alla dentale (p. e. tibi allato all’umbro tefe; rubro- allato all’umbro rufro-); e che, secondo la teoria ormai generalmente consentita, il latino stesso sarebbe passato a -b- per la via di -f-. Ogni caso di f, in mezzo di parola usata dai Latini, e vuol dire ogni caso in cui non si mostri la normale alterazione latina di cotesto elemento paleoitalico, diventa così un problema di storia comparata della parola italiana; e vieno in ispecie da chiedere, se -f- vi sia un resto di latino preistorico non piuttosto il segnacolo che la voce non sia schiettamente romana, ma rappresenti all’incontro un filone lessicale, osco od umbro ecc., in cui era normale che stesse e restasse -f- di contro al -b- propriamente laziare. Sarà difficile che oggi si trovi un linguista, il quale piuttosto non istia per la seconda sentenza. Certo è, a ogni modo, che mal potremmo ritrovare, sia nello stesso vocabolario dei Latini, sia nel Vocabolario dei Neolatini in confronto con quello dei Latini, una dissonanza o discrepanza più caratteristica e perspicua di quello che sia l’antitesi tra -f- e -b-, massime se ci accada incontrare una stessa voce con un elemento e con l’altro; sicchè dovrà parerci singolare, che nessuno prima d’ora siasi fermato a questa avvertenza1. Per andare

  1. 1885. È però da vedere una annotazione dello Storm in Mémoires de la Société de Linguitistique, II 115 (1875), che io non conosceva nello scriver questa lettera. E mentre ne correggo le bozze, la Table analytique della