Pagina:Arrighi - La scapigliatura e il 6 febbrajo, Milano, Redaelli, 1862.djvu/239

Da Wikisource.

un uomo senza cuore. Io respinsi il dono dicendogli che, per far un’opera buona, a me era spinta e ricompensa sufficiente l’opera stessa.

“— Dunque ella accetta?„ — chiese egli.

“— E se non potessi accettare che cosa accadrebbe del fanciullo?„

“— Siccome bisogna assolutamente che io parta fra pochi giorni, così non so se potrei ottenere di dotarlo come vorrei e di trovargli un protettore che come lei possa levarlo dagli esposti e sorvegliarlo. Forse non mi resterebbe che di abbandonarlo alla propria sorte.„

“— Ebbene, — diss’io — s’ella ha fede in me sono pronto a fare ciò ch’ella desidera.„

Allora mi ringraziò vivamente. Io cercai di lasciargli una ricevuta della somma; egli si rifiutò di accettarla, e postimi in mano i biglietti di banca soggiunse:

“— Ora possiamo tornar a Milano; giungeremo a tempo di non essere veduti da alcuno.„

— Io misi nel portafoglio le trentamila lire che oggi, come sai, sono diventate quarantamila coi risparmi. Tuo padre andò a prenderti, e dopo avermi ribendati gli occhi rifacemmo la strada in carrozza ed entrammo in Milano che spuntava l’alba. Ti deponemmo dove sai, poi egli andò da una parte, io dall’altra verso casa.

Lo stesso giorno io sapevo chi era tuo padre; il suo nome mi fu rivelato dal libro di negozio, sul quale stava registrata la vendita del quadro di