Pagina:Arrighi - La scapigliatura e il 6 febbrajo, Milano, Redaelli, 1862.djvu/238

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E qui, aperto un cassetto dello scrittoio che gli stava dinanzi, ne cavò un fascio di biglietti di banca, e contate trentamila svanziche, riprese:

“— Questa è la somma che noi abbiamo destinata a nostro figlio. Potrebbe ella, professore, accettare l’incarico e pensare al di lui collocamento?„

“— Ma; — rispos’io un po’ meravigliato, per la indifferenza e la sicurezza dirò quasi senile, con cui mi parlava quel giovine singolare — non saprei come io debba adempire tale incarico...! Che intenzioni ha vostra signoria riguardo a quel bambino?„

“— L’intenzione di qualunque padre, — mi rispose egli senza dubitare — di qualunque padre che non può riconoscere, nè tenere presso di sè un proprio figlio.„

“— Ella vorrebbe dunque farne un trovatello?„

“— Per forza! — mi rispose. — Però, come ella vede, sono disposto a far sì che il trovatello non abbia a trovarsi privo totalmente di mezzi.„

“— Mancomale! — diss’io — Dunque non c’è altro mezzo che mettere a frutto il capitale, e investir di questa rendita il fanciullo.„

“— È precisamente di ciò, che le chiedeva se poteva incaricarsi. Siccome poi io sono dell’avviso che a qualunque servigio debba andar unita la ricompensa, così la prego di accettar questo piccolo attestato della mia gratitudine.„

— E mi sciorinò dinanzi un altro biglietto di mille franchi. Come vedrai Emilio, tuo padre era