Pagina:Avventure di Robinson Crusoe.djvu/755

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orride forme, statue o immagini di mostri, o agli elementi. Non vi era stata dianzi una città attraversata da me, che non adorasse sin l’opere fatte dalla mano medesima de’ suoi abitanti. Or finalmente eravamo in un luogo, ove un’apparenza almeno di cristianesimo si mostrava; ove si piegava il ginocchio a Gesù Cristo; ove, ignoranti o no i suoi adoratori, la cristiana religione veniva professata, il nome del vero Dio invocato e onorato. Respirava, e corsi a far partecipe della mia esultanza il degno Scozzese, di cui vi dissi che aveva fatta la conoscenza.

— «Sia lodato Dio! gli diceva, prendendolo per la mano, siamo una volta in mezzo a Cristiani.»

Ma il mio Scozzese mi rispose sorridendo:

— «Non v’affrettate tanto a rallegrarvi, compatriotta. Questi Moscoviti non sono altro che una stramba razza di Cristiani, e se si eccettui la parola, non vedrete alcuna sostanza di cristianesimo, se non dopo qualche mese di viaggio.

— Sia pure, rispose, ma meglio sempre che il paganesimo e l’adorazione del demonio.

— Ed io ho l’onore di dirvi, soggiunse egli, che se ne levate le guarnigioni e pochi abitanti delle città poste lungo la strada, tutto il resto del paese, per una lunghezza di più di mille miglia, è abitato da gente più trista ed ignorante dei pagani;» e così fu di fatto.

Eravamo or capitati nel più vasto tratto di continente che, se mi intendo alcun poco di geografia, possa trovarsi in veruna parte del globo. Dodicimila miglia almeno ci separavano dal mare a levante; due mila dall’estremità del Baltico, a ponente; circa tremila se, lasciato quel mare, seguivamo la direzione di ponente, fino al canale che disgiunge la Francia dall’Inghilterra; eravamo lontani cinquemila buone miglia dal mare Persiano o dell’Indie, e circa ottomila dal mar Glaciale. Anzi se dovessimo star su la fede d’alcuni geografi, dal nord-est (greco) sino al polo non vi sarebbe nessun mare, ma un continente che andrebbe ad unirsi con l’America, Dio sa in qual parte. Io per altro potrei addurre alcune ragioni, per cui penso essere questo un errore1.

Entrati negli stati moscoviti, un buon pezzo prima di arrivare ad

  1. E che fosse un errore lo provò la scoperta dello stretto di Bering; ma questo avvenne tra il 1740 e il 1741, e la storia di Robinson Crusoe era pubblicata prima del 1720.