Pagina:Büchler - La colonia italiana in Abissinia, Trieste, Balestra, 1876.pdf/30

Da Wikisource.

III.


Caccia alle gazzelle ed alle faraone — La prima iena ferita — Avoltoi e cadaveri di camelli — Soldati negri del Cordofan — Un vecchio capitano — La sete ci tormenta — Guerra tra due specie di formiconi.



Niente di particolare accadde nelle prime ore della sera, se si eccettui la caduta che fece Colombo giù dal camello, senza però riportarne alcun danno. Prima che annottasse discesi dalla mia cavalcatura per seguitare una mandra di gazzelle, lusingandomi di ammazzarne qualcheduna; ma lo sperai indarno, giacchè esse mi avrebbero tirato a troppa distanza dalla caravana; ciò che sarebbe stato l’estremo della imprudenza da parte mia. Perlocchè mi decisi a ritornare sui miei passi fino a raggiungere i compagni.

Con essi penetrai entro una cupa e fitta foresta, nella quale cacciammo alle gallinacce. Io ebbi la fortuna di vederne una che se ne stava appiattata fra una macchia. La presi di mira collo schioppo e l’uccisi: era una grossa faraona. Dacchè si cacciava, non eravamo stati mai più sì fortunati.