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Pietro Bembo - Rime

ch’ella sorvola i più leggiadri tuoi
poeti col suo verso alto e purgato;4

e se ‘n donna valor, bel petto armato
d’onestà, real sangue onorar vuoi,
onora lei, cui par, Febo, non puoi
veder qua giù, tanto dal ciel l’è dato.8

Felice lui, ch’è sol conforme obietto
a l’ampio stile, e dal beato regno
vede, amor santo quanto pote e vale;11

e lei ben nata, che sì chiaro segno
stampa del marital suo casto affetto,
e con gran passi a vera gloria sale.14

CXXVI.

Alta Colonna e ferma a le tempeste
del ciel turbato, a cui chiaro onor fanno
leggiadre membra, avolte in nero panno,
e pensier santi e ragionar celeste,4

e rime sì soavi e sì conteste,
ch’a l’età dopo noi solinghe andranno,
e scherniransi del millesim’anno,
già dolci e liete, ora pietose e meste,8

quanti vi dier le stelle doni a prova,
forse estimar si può, ma lingua o stile
nel gran pelago lor guado non trova.11

Solo, a sprezzar la vita, alma gentile,
desio di lui, che sparve, non vi mova;
né vi sia, lo star nosco, ingrato e vile.14


Letteratura italiana Einaudi 77