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Pagina:Bentivoglio, Guido – Memorie e lettere, 1934 – BEIC 1753078.djvu/300

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294 relazione della fuga in francia


arrivano qua i consigli, non che i soccorsi, dopo i bisogni, e che per la machina immensa di monarchia sí divisa, le provisioni destinate alla Fiandra sempre vi giungono molto deboli, per essere divertite da quelle di tanti altri membri de’ quali è formato il suo corpo. Dunque si può dubitare che nella presente occorrenza le provisioni da quella parte siano per incontrar le solite difficoltá, anzi pur maggiori del solito. Mancano tuttavia molti mesi al giunger la flotta dall’Indie; truovasi ora in commozione tutta la Spagna per lo scacciamento de’ mori, e la massa d’armi che minaccia il duca di Savoia in Italia è pur anche di considerazione grandissima. In modo che tutte queste sono diversioni presenti e certe in favore del re di Francia; lá dove quelle che si sono considerate in servizio delle cose di Fiandra sono del tutto dubbiose e dipendenti da successi futuri. Per le quali difficoltá io per me credo ch’a gran fatica si possa sperar di ricevere provedimento tale di Spagna, che basti a sostener per questa campagna la gente nuova che s’è aggiunta alla vecchia. Bisogna perciò concludere che lasciando Vostra altezza congiunger l’esercito del re di Francia con la soldatesca veterana delle Provincie unite, debba rendersi in un subito il re sí potente ch’egli abbia a diventar signore assoluto della campagna non solo di lá, ma di qua eziandio della Mosa. Percioché come non potrá egli passare il fiume, o sul ponte della terra di Hu nello stato neutrale di Liege o da qualche altra parte, senza che gli possa esser da noi proibito il passo? Non potrá egli poi spingersi qua dentro e voltarsi dove vorrá, ed aver facili tutte l’imprese? E benché le Provincie unite non avessero inclinato prima a romper manifestamente la guerra anch’esse contro questi paesi, come non s’avrá a temere che invitate da sí favorevole congiuntura non siano esse ancora per romperla? Non verrebbono allora in ultima disperazione le cose da questa parte? È nota sentenza che negli estremi mali si ricorre agli estremi rimedi. Sana il ferro quelle ulcere, che non possono esser sanate da’ lenitivi. E lo sprezzar alle volte i pericoli riesce il miglior rimedio per evitargli. Dunque a me