Pagina:Boiardo - Orlando innamorato I.djvu/508

Da Wikisource.
498 orlando innamorato [St. 19-22]

         Nulla di manco ho già preso il partito1
     Di poter vosco alquanto dimorare,
     Poi mostrarò che via siati fuggito.2
     Così la falsa m’ebbe a ragionare,
     Et io ben presto presi questo invito,
     Nè a periglio, o fatica ebbi a pensare,
     Chè, per trovarme seco ad un sol loco,
     Passato avria per mezo un mar di foco.

         Addobbato mi fu’ subitamente
     L’arme de Oringo et ogni sua divisa;
     Ma, come io fu’ partito, incontinente
     Costei, che del mio mal facea gran risa,
     Come quella che è troppo fraudolente
     E perfida e crudel for d’ogni guisa,
     Partito, come io dico, a lei davante,
     Fece chiamare a sè quell’altro amante.

         Ciò fu Locrino, de chi ragionai,
     Che a un tempo meco questa falsa amava,
     E con promesse e con parole assai,
     Come sapea ben far, lo alosingava,
     Dicendo, se sperar dovea giamai
     Guidardon de l’amor che gli mostrava,
     Che per un giorno sia suo campïone:
     Dïagli Oringo morto, o ver pregione.

         Il loco li raconta, ove mandato
     M’avea lei stessa fuor de la citate,
     E tanto fece al fin, che l’ebbe armato
     De insegne contrafatte e divisate,
     E fuora venne per trovarmi al prato.
     Nel scudo verde ha due corne dorate
     E nella sopravesta e nel cimiero,
     Come portava un altro cavalliero.

  1. T. e Ml. il partito.
  2. Ml. e Mr. che siati fugito; P. siati via.