Pagina:Boiardo - Orlando innamorato I.djvu/509

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[St. 23-26] libro i. canto xxix 499

         Quel cavallier avea nome Arïante,
     Che per insegna le corne portava,
     Tanto animoso e di membre aiutante,
     Che forse un altro par non ritrovava.1
     Questo era d’Origille anco esso amante,
     Et averla per moglie procacciava;
     E già col patre de essa stabilito
     Avea per patto d’esser suo marito.

         Ma prima Oringo dovea conquistare,
     Et a lui presentarlo, o morto o preso.
     Or, per far breve il nostro ragionare,
     Questo ne venne a quel prato, disteso,
     Là dove io stava armato ad aspettare:
     Dopo lieve battaglia io mi fui reso.
     Credendo a questa falsa esser menato,
     Feci poca diffesa e fui pigliato.

         Locrino, in questo tempo, il giovanetto,
     Nel vero Oringo a caso fu inscontrato,
     Nè menarno la zuffa da diletto,
     Questo d’amore e quel ch’era infiammato.2
     Fu ferito Locrino a mezo il petto,
     Oringo nella testa e nel costato;
     E fu l’assalto lor sì crudo e forte,3
     Che ciascun d’essi quasi ebbe la morte;

         Abench’al fine Oringo fu pregione,
     Chè uno amoroso cor vince ogni cosa.
     Ora intervenne che ’l crudo vecchione,
     Il quale è patre a questa dolorosa,4
     Avea di far vendetta il cor fellone,
     E notte e giorno mai non stava in posa.
     Sempre guardando, cerca con gran pena
     Se ’l suo campione Oringo ancor li mena.

  1. Ml. e Mr. attrovava; P. si trovava.
  2. T. che era; Ml. o Mr. chera.
  3. Mr. omm. lor; P. l’assalto sì crudo e sì.
  4. Mr. dolosa.