Pagina:Boiardo - Orlando innamorato II.djvu/345

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[St. 11-14] libro ii. canto xx 335

         Un monte acceso portava nel scuto1
     E similmente nel cimero in testa;
     E ciascun che con esso era venuto
     Avea pur tale insegna e sopravesta.
     Così fu degnamente recevuto
     Con molto onor da tutti e con gran festa;
     Ma sopra gli altri lo onorò Lucina,
     Chè più che sè lo amava la tapina.

         E già, passando il tempo, è gionto il giorno
     Che ’l tornier dovea farsi in su la nona,
     Et ogni cavaliero andava intorno
     Facendo mostra della sua persona,
     L’un più che l’altro a meraviglia adorno.
     De trombe e de tamburi il cel risuona;
     Per ben vedere, avante ogniom si caccia:
     Preso è ogni loco intorno della piaccia.

         Ma da l’un capo uno alto tribunale
     Per le dame e regine era ordinato,
     Ove Lucina in abito reale
     E l’altre vi sedean da ciascun lato.
     Mostravan poche il viso naturale,2
     Le più l’avean depinto e colorato:
     Turpino il dice, io nol so per espresso,
     Benchè sian molte che ciò fanno adesso.

         Angelica là sopra era tra loro,
     Qual se mostrava un sole infra le stelle;
     Con una vesta bianca, adorna d’oro,
     Senza alcun dubbio è il fior de l’altre belle.
     Re Tibïano e il suo gran concistoro
     Da l’altro lato incontra alle donzelle
     Se stava al tribunal, che era adornato
     Di seta e drappi d’oro in ogni lato.

  1. T. e Ml. scudo.
  2. T., Ml., Mr. e P. poco.