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che alla propria famiglia competevano sulle terre e genti di S. Remo e vi si fissa che d’ora in avanti i confini del contado di Ventimiglia saranno all’Arma1, al Monte Bugnone2 ed in diverse altre località che non sarebbe facile cosa rintracciare ai nostri giorni3, Il C.te Corrado ricave dal Vescovo a titolo di Launehild vestimentum unum. Non sarebbe forse questo Launehild una reminiscenza dell’origine Longobarda e della discendenza dai Marchesi di Toscana?

Un altro atto del 10414 dato dal Gioffredo e facente parte del Cartulario di Lerino, ci fa quindi conoscere il nome di due altri fratelli, Ottone III e Corrado III, della contessa Ermellina moglie secondo ogni apparenza di Corrado III o di Adelaide loro madre. Un atto del 1063 di cui parleremo prova esser stata codesta Adelaide moglie di Corrado II.

L’atto del 1041 è una donazione fatta ad Adalberto abbate di Lerino dal Monastero di San Michele, cum omnibus ad se pertinentiis. Quello poi del 1063, 13 kal. jan:5 che si conserva nell’Archivio di Stato in Torino nomina pure questi due fratelli e gli dice figli di Corrado II.

Per quest’atto l’Abbazia di Lerino, ebbe una specie di conferma della donazione del 1041, sebbene non se ne faccia verun cenno; vi si specificano le dipendenze della Chiesa di San Michele: Ecclesia Sancti Michaelis cum caseis, vi-

  1. Taggia.
  2. Bignone.
  3. Di questa donazione parla Jacobo de Varagine nella sua Cronaca. Egli dice: «Isti Episcopo confirmatum fuit castrum Sancti Romuli at Cecilianae cum omnibus pertinentiis sais per nobilem virum Couradam comitem Vintimilii sicut patet per p. p. instrumentum quod in Archiepiscopatus scrinio reservatur».
  4. Doc. 4.
  5. Doc. 5.