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e diplomatiche, ci volse mediante lo spirito suo conciliativo, mediante lo zelo il più indefesso, a superare gli ostacoli che al nuovo ministero opponeva l’instancabile partito della reazione, e a rendersi accetto agli ambasciatori, e fino a quegli stessi membri del corpo diplomatico che non avevano troppo bene accolta la secolarizzazione del ministero degli esteri.

I servigi resi dal Borgatti in tal circostanza vennero premiati dal Mamiani, e da quel sommo italiano che fu Pellegrino Rossi, e col quale il nostro protagonista si acquistò dimestichezza grandissima, mediante la promozione che gli fu conferita di sostituto al ministro non solo pegli affari esteri, ma anco per quelli dell’interno.

Dopo l’iniquo assassinio del Rossi — una delle incancellabili macchie del movimento italiano — il Borgatti si ritirò dal governo; ma tornato il Mamiani al potere, egli pure s’indusse, cortesemente pregatone, a riassumere le funzioni di sostituto agli esteri.

Que’ tempi, come ognun sel ricorda, volgevano gravissimi per l’Italia.

Vincenzo Gioberti, prevedendo che il papa, il quale erasi rifuggito presso Ferdinando II di Napoli, avrebbe presto o tardi chiamato lo straniero in suo ajuto, pensò di proporre agli uomini che in quella dirigevano in Roma il timone dello Stato, un intervento di truppe piemontesi, le quali servissero da un lato a garantire ai sudditi pontificî le liberali istituzioni, dall’altro togliessero al pontefice il pretesto di chiedere truppe alle potenze cattoliche, onde coll’appoggio delle costoro bajonette ripristinarsi sulla cattedra di San Pietro.

La proposta Gioberti, ufficiosamente raccomandata dai governi inglese e francese, era trasmessa agli uomini che reggevano provvisoriamente il potere in Roma da un tale avvocato Pasquale Berghini, al quale il Gioberti avea dato veste di commissario straordinario di S. M. il re Carlo Alberto, e cui il sommo autore del Rinnovamento aveva particolarmente prescritto di riporre, nel trattare si delicato negozio, ogni maggior fiducia nel nostro Borgatti.

E che il Borgatti si adoperasse a tutt’uomo perchè