Pagina:Callimaco Anacreonte Saffo Teocrito Mosco Bione, Milano, Niccolò Bettoni, 1827.djvu/128

Da Wikisource.
118 idilli

     Mal fanno guerra: e tu le liti compri.
morsone
Silenzio impongo al pecorajo; e l’agna,
     Comata, a te dona Morson. Sì tosto
     Che alle Ninfe avrai fatto sacrificio,
     Manda a Morsone un bel pezzo di carne.
comata
A fè di Pan l’avrai. Tutto or di gioja,
     Branco d’irchi, stiamazza. Io mi sganascio
     Per Lacon pecorajo, a cui buscato
     Sonmi l’agnello al fin. Do salti al Cielo.
     Fate pur core, o mie cornute capre.
     Tutte doman vi laverò nel fonte
     Di Sibariti. Cozzator bianchetto,
     Ve’, se pria che svenato abbia alle Muse
     L’agnel, monti qualcuna, i’ ti fracasso.
     O va pur là. S’io non ti fiacco l’ossa,
     Possa Comata diventar Melantio.


I BUCCOLICI CANTORI

Idillio VI

Daneta e Dafni.

Dameta un giorno, ed il bifolco Dafni
     Menaro a un luogo stesso, o Arato, il gregge
     L’uno avea bionda ancor la barba e l’altro
     Il primo pelo. Assisi entrambi a un fonte,
     Così cantaro in sul meriggio estivo.
     Cominciò Dafni, che a sfidar fu il primo.
dafni
Galatea getta alla tua greggia pomi,
     O Polifemo, e te capraro appella
     Difficile in amor. Tu lei non vedi,
     0 pover uom, ma siedi dolcemente