Pagina:Callimaco Anacreonte Saffo Teocrito Mosco Bione, Milano, Niccolò Bettoni, 1827.djvu/85

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DI ANACREONTE 75

     O tu che ingombri l’animo
     Di mestizia e d’affanno,
     Dimmi, le cure, i torbidi
     Pensier qual pro’ ti fanno?
     Chi l’avvenir n’addita?
     Continua incertitudine è la vita.

Io d’odorosi balsami
     Lieto, e di vini eletti,
     In compagnia d’ornati giovinetti
     E graziose vergini
     Di carolar sol bramo:
     Chi vuol, s’attristi e mediti.
     Lietamente beviamo
     Il giocondo licore,
     Facciamo a Bacco di sue lodi onore.

M.


SOPRA SÈ STESSO


Di Bromio festevole
     Le danze mi piacciono;
     E piacemi quando
     Per dolce trastullo
     Vo al suon della cetera
     Con vago fanciullo
     Beendo e cantando.

Ma, serto intrecciatomi
     Al crin d’odorifero
     Giacinto vivace,
     Far giochi e scherzevoli
     Parole con bella
     Arguta donzella,
     Più ch’altro mi piace.