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DI ANACREONTE 81


SOPRA LA ROSA


Col bello aprile apportator de’ fiori
     L’estiva rosa io canto;
     Accompagna, o fanciullo, i versi miei.
     Fragranza degli Dei,
     Degli uomini delizia, inclita rosa,
     Tu, quando il crine infiori
     De’ pargoletti amori,
     Sei delle grazie il vanto.
     O di leggiadre favole subbietto,
     O delle Muse pianta graziosa,
     Di Citerea diletto;
     Alla man, che per via ti s’avvicina,
     Dolce fai la tua spina,
     Cara alle molli dita
     Di chi ti coglie e palpa, o fior d’amore.
     Tu ai poeti gradita
     Sei de’ conviti e delle mense onore,
     Fior soave e celeste,
     Onde Bacco più liete ha le sue feste:
     Qual avvi al mondo cosa
     Bella senza la rosa?
     Al balzo coo s’affaccia
     Rosea l’Aurora, e rosee
     Le Ninfe hanno le braccia,
     E rosa finge Poesia le tenere
     Membra dell’alma Venere.
     La rosa è vita agli egri;
     I morti corpi integri
     Serba la rosa, e in sua vecchiezza verde
     L’odor di gioventude unqua non perde.