La gioventù Sebezia105
Tolse del lutto i veli;
D’alto lamento il tempio
Pontanïan sonò.
Piangea così Trinacria
Tutta quel dì che Meli110
Su la siringa sicula
La fronte in Dio piegò.
O Genoino! Ai posteri
Un monumento attesti,
Che non invan fra gli uomini115
I canti tuoi passâr!
Che generoso il debito
Di tue virtù solvesti,
Ed eri dal tuo secolo
Rimeritato al par!120
In riva al mar, fra salici
E flessuosi acanti,
Sorga un marmoreo tumolo,
Amabil veglio, a te!
Segga sull’urna l’Angelo125
Consacrator de’ canti,
E un’ispirata vergine
Se gli prosterni al piè.
La Poesia del popolo,
Effigïata in questa,130
Si veli il fianco e gli omeri
Di tunica gentil;