Pagina:Canti (Sole).pdf/302

Da Wikisource.
236 sulla tomba di alessandro poerio 245

     Presso la tomba del guerrier non senti
     Quella mestizia sepolcral, che accora;
     Ivi la morte d’ogni orror si spoglia
     E mille petti ad incontrarla invoglia.

La morte è carca di spaventi e pene25
     Quando per morbi i nostri letti invade,
     Ma quando presta e inopinata viene
     Sovra la punta di cozzanti spade;
     Un sovrumano incanto in sè contiene,
     Quasi fanciulla d’immortal beltade;30
     Fra l’armi esulta scapigliata e ride,
     E nel delirio de’ trionfi uccide.

O fratelli nell’ira e nella speme,
     Dunque l’opra risponda al vostro intento,
     Perchè d’un prode le reliquie estreme35
     Abbian di eletti marmi un monumento.
     Balda sovr’esso e sconsolata insieme
     Segga Italia in guerrier paludamento,
     Colle insegne del braccio e del pensiere
     Croci, seste, volumi, arpe e bandiere.40

Ma non sia questo, Itala gente, il solo
     Onor renduto a chi morìa pugnando.
     Finché d’Italia le marine e il suolo
     Servono ai campi del tedesco brando,
     E noi staremo a consumarne in duolo45
     Piangendo sempre e monumenti alzando,
     L’onor del pianto, de le tombe il culto
     È a noi vergogna ed agli estinti insulto.