Presso la tomba del guerrier non senti
Quella mestizia sepolcral, che accora;
Ivi la morte d’ogni orror si spoglia
E mille petti ad incontrarla invoglia.
La morte è carca di spaventi e pene25
Quando per morbi i nostri letti invade,
Ma quando presta e inopinata viene
Sovra la punta di cozzanti spade;
Un sovrumano incanto in sè contiene,
Quasi fanciulla d’immortal beltade;30
Fra l’armi esulta scapigliata e ride,
E nel delirio de’ trionfi uccide.
O fratelli nell’ira e nella speme,
Dunque l’opra risponda al vostro intento,
Perchè d’un prode le reliquie estreme35
Abbian di eletti marmi un monumento.
Balda sovr’esso e sconsolata insieme
Segga Italia in guerrier paludamento,
Colle insegne del braccio e del pensiere
Croci, seste, volumi, arpe e bandiere.40
Ma non sia questo, Itala gente, il solo
Onor renduto a chi morìa pugnando.
Finché d’Italia le marine e il suolo
Servono ai campi del tedesco brando,
E noi staremo a consumarne in duolo45
Piangendo sempre e monumenti alzando,
L’onor del pianto, de le tombe il culto
È a noi vergogna ed agli estinti insulto.