Pagina:Caterina da Siena - Epistole, 2.djvu/246

Da Wikisource.
246

246, posto dal Padre, anzi corre con grandissimo desiderio.

Queslo manifestò nella cena del giovedì santo, quando disse: Con desiderio ho desiderato di far pasqua con voi prima che io muoja; cioè, intendeva di fare la pasqua, d’adempire la volontà del Padre e T obedienzia sua; e però vedendosi quasi consumato il tempo, vedevasi nell’ultimo che gli doveva fare sacrificio del corpo suo al Padre per noi, gode ed esulta, e con letizia dice: Con desiderio io ho desi* derato. Questa era la-pasqua che egli diceva, cioè di dare sè medesimo in cibo, e per obedienzia del Padre fare sacrificio del corpo suo, che dell’altre pasque del mangiare co’ discepoli suoi (A) spesse volte 1’ aveva fatta, ma non mai questa. 0 inestimabile dolcissima ed ardentissima carità, tu non pensi delle tue pene, nè della obbrobriosa morte tua, che se tu vi pensassi, non andaresti,con tanta letizia, e non la chiamaresti pasqua. Pensate, figliuoli miei, che questo dolce Agnello è una aquila vera che non ragguarda la terra della sua umanità; ma ferma l’occhio solo nella ruota del sole nel Padre Eterno, che in sè medesimo vede, che la volontà sua è questa, che noi siamo santificati in lui. Questa santificazione non si può avere per lo peccato del nostro primo padre Adam. Conviensi adunque che ci sia uno mezzo, e pongaci cosa che questa volontà di Dio si possa adempire.

Vede il Verbo che gli ha posto lui, ed bagli data per.sposa l’umana generazione, comandato gli ha,per.obedienzia, che egli ci ponga in mezzo il sangue suo, acciocché, la sua volontà s’adempia in noi, sicché nel sangue siamo santificati. Or questa è la dolce pasqua che questo Agnello immaculato piglia, e con grandissimo- alletto e desiderio insiememente adempier la volontà del-Padre in noi cd osserva

compie la sua obedienzia. O dolce amore inestimabile, tu hai unita e conformata la creatura col Creatore; hai fatto come si fa della pietra, che si conforma colla pietra, acciocché venendo il vento non vuole