Pagina:Caterina da Siena - Epistole, 2.djvu/247

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I che sia impedita: mettetevi la calcina viva intrisa coll’ acqua: tu, Verbo incarnato, hai fondato questa pietra della creatura: haila innestata nel suo Creatore!

haici messo in mezzo il sangue intriso nella calcina viva della divina éssenzia per 1’ unione che hai fatta nella natura umana: hai proveduto a molti venti contrari di forti battaglie e tentazioni, e molte pene e tormenti che ci sono dati dal dimonio, dalla creatura e dalla carne propria, che lutti ci sono contrarii, e percuotono 1 anima nostra: veggo te, dolce prima Verità, che per lo sangue che ci hai posto in mezzo questo muro, ed è di tanta fortezza che veruno vento contrario lo può dare a terra. Adunque Lene ha materia, dolcissimo amore, d’amare la-creatura solo te, e di non temere per veruna illusione che venisse.

II. Così vi prego, figliuoli miei dolci in Cristo dolce Jesù, che non temiate mai, confidandovi nel sangue di Cristo crocifisso, nè per movimenti ed illusioni dissolvete, nè per timore che venisse di non potere perseverare, nè per paura della pena che vi paresse in sostenere l’obcdienzia e l Ordine vostro, nè per veruna cosa che potesse avvenire non temete mai. Conservate pure in voi la buona e santa volontà, quella che è Signore di questo muro, che col ’ piccone del libero arbitrio il può disfare e conservare, secondo che piace al Signore delia buona volontà.

III. Adunque non voglio che giammai temiate: ogni timore servile sia tolto da voi: direte col dolce ed innamorato di Paulo, rispondendo alla tiepidezza del cuore ed alle illusioni delle dimonia: porta oggi, anima mia, per Cristo crocifisso ogni cosa potrò, perocché per desiderio ed amore è in me chi mi conforta.

Amate, amate, amate, inebriatevi nel sangue di questo dolce Agnello, che falla v’ha forte la rocca dell’anima vostra, halla tratta dalla servitù del tiranno perverso dimonio; havela data libera e donna, che