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Giovanni Giuseppe Nicosia — Cinesi, scuola e matematica — Bologna, Italia — 2010


“All’alta marea della costruzione economica seguirà inevitabilmente un’alta marea nel campo culturale. È già tramontata l’epoca in cui i cinesi erano considerati gente incolta. Noi ci presenteremo al mondo come una nazione dotata di un alto livello culturale.”
Mao Zedong 1949



2 La scuola nella Repubblica Popolare Cinese.
2.1 Valori fondanti

La scuola cinese è rivolta ad una formazione globale dell’individuo in cui si insiste molto sugli aspetti morali, etici, civici e sui valori sociali ed ambientali. Essa eredita fortissimi dibattiti ideologici legati sia alla cultura confuciana, sia al recente passato socialista che ha lasciato oggi un marcato sentimento patriottico. Si tratta quindi di una scuola assai caratterizzata dai valori che permeano la cultura cinese e da quelli promossi dalle autorità, specialmente nelle materie di contenuto più esplicitamente educativo, nella storia, nella geografia e nelle scienze sociali. I cinesi vengono educati ad amare la loro cultura, il loro Paese ed il loro popolo. Anche il lavoro e la collettività sono valori che la tradizione pedagogica cinese mette in grande risalto anche dopo i recenti cambiamenti sociali ed economici in senso liberista. L’individualismo in Cina non ha trovato la rilevanza che ha nei Paesi a capitalismo maturo quindi, ad esempio, l’obiettivo dello sviluppo dell’autonomia personale non ha l’importanza che gli viene attribuita nella letteratura pedagogica italiana. Per educare all’idea che il lavoro sia un elemento importante della vita si prevedono attività manuali (lavori artigianali, lavori agricoli, pulizie della scuola e delle zone limitrofe) già dalla fine delle elementari e almeno per tutta la durata delle medie. In qualche caso tale esperienza è più importante e serve addirittura al finanziamento della scuola. Un altro interesse assai marcato della scuola cinese è quello per la scienza, intesa sia come studio della natura, sia come prerequisito per le realizzazioni tecniche e tecnologiche, che recentemente hanno suscitato molto apprezzamento.

2.2 Il sistema scolastico

La Repubblica Popolare Cinese ha un sistema nazionale di educazione pubblica diffuso in tutto il suo territorio. Esso opera dal 1950 ed è quello con la maggiore utenza al mondo. Secondo fonti ministeriali reperibili su siti ufficiali il 90% degli abitanti delle aree popolate della Cina ha oggi accesso ad un’educazione obbligatoria di nove anni. In tempi sorprendentemente brevi, partendo da una situazione decisamente grave, questo sistema ha ridotto l’analfabetismo a meno del 5% (il grado di alfabetizzazione è calcolato in base al numero di caratteri ideografici conosciuti). Ogni anno esso educa e forma 60 milioni di professionisti di medio od alto livello, 400 milioni di lavoratori di scolarizzazione media o superiore, 250 milioni di studenti distribuiti nei tre livelli (elementare, medio e superiore), con un indice di crescita annua doppio rispetto a tutti i sistemi scolastici del mondo. La scolarizzazione elementare raggiunge il 98,9%, quella media il 94,1% (dati disponibili sul sito telematico del Ministero dell’Educazione della repubblica Popolare Cinese).

A fronte di questi dati va però detto che il nuovo corso liberista degli ultimi anni sta creando nuove difficoltà agli abitanti delle zone rurali più remote ed arretrate, tra cui ad esempio la concentrazione delle scuole nei centri maggiori che, se da un lato consente allo Stato di risparmiare risorse in strutture


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