Pagina:Commedia - Inferno (Tommaseo).djvu/205

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CANTO Vili. 81 OAIVTO Vili, ARGOniENTO. Flegids viene a tragittare i dice poeti, e li sbarca sot- to la città di Dite infuocata : nel tragitto, salta dal fcm- go Filippo Argenti, Fiorentino bestialmente iracondo, del- la famiglia Adimari, nemica a Dante, la quale egli chia- ma oltrarotata schiatta che s' indraca Dietro a chi fugge [Par., XVI): ed è maltratlato da Dante, da Virgilio, da tutti i compagni. I demonii che fan guardia alle porte, negano accesso al Poeta vivo. Nota le terzine 2, 5, 8, 9, H, 12, 14, 16, 17, 21, 22, 24, 26, 27, 28, 37, 38, 40, 43. 1. lo dico seguitando, che, assai prima Che noi fussimo al pie dell'alta torre, Gli occhi nostri n'andar suso alla cima, 2. Per duo fiammette che vedemmo porre; E un'altra da lungi render cenno, Tanto, che appena il potea l'occhio tórre. 3. Ed io> rivolto al mar di tutto il senno, Dissi: — Questo che dice, e che risponde Quell'altro fuoco? e chi son que' che '1 fenno? — 4. Ed egli a me: — Su per le sucid' onde Già scorger puoi quello che s'aspetta, Se '1 fummo del pantan noi ti nasconde. — 1. (SL) Siguitando. Non è. come Una di qua dell'acqua per dare II vuole il B,».;(;icio !n.li/.to d'iuit-r- segnale di quinti arrivano, una di ru/.ione lunga dui lavoro ma vìn- la dove sono le Furie, rolo tra l'iin G'O'oe l'altro \rios., 2. (L) Tò'-re: prendere, scernere. XVI: Dico, li b'.lla iitona fin- (SL) Tórre. Geoig., Il: Locum glwniu Cunv , I 10 P o seguendo, capies ocuìis. aicn. Geor^ , IV: P,oiinui uèiu 3. (L) Al: Virgilio. n'iHìii cailedia dona Exiequar. — (SL) Mar. Inf., VII: Che tutto iorre. Nell'Inferno di Virgilio (.En., seppe. VI): Slat ferrea turris ad auras. Dante,