Pagina:Commedia - Inferno (Tommaseo).djvu/364

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228 INFERNO 13. Mira che ha fatto petto delle spalle. Perchè volle veder troppo davante, Dirietro guarda, e fa ritroso calle. 14. Vedi Tiresia, che mutò sembiante Quando, di maschio, femmina divenne, Cangiandosi le membra tutte quante; 15. E prima, poi, ribatter le convenne Li duo serpenti, avvolti, con la verga, Che riavesse le maschili penne. 16. Aronta è quei che al ventre gli s'atterga ; Che ne' monti di Luni (dove ronca Lo Carrarese che di sotto alberga) 17. Ebbe tra' bianchi marmi la spelonca Per sua dimora; onde, a guardar le stelle E 'l mar, non gli era la veduta tronca, 18. E quella che ricuopre le mammelle, Che tu non vedi, con le treccie sciolte^ E ha di là ogni pi Iosa pelle, La moglie lo tradì (Parad. IV). Unm- menta )l Vii d-^ir Inferno : Ptrchè tieni ? E perché burli ? 4 3 (Lì Sìùlle: ha il mento verso la schì>'na (F) Dirietro. M'ch., Ili- G ; la notte avrete per viyione, e per aici- nazione le tenebre. Anche in un Pa- gano, e studialo da Dante, i falsi va- ticinli sono dannati. Lucan , IX : Sor- tilegii egeant dubii, semperque julU' ris Ca^ibus ancipites. 14. (L) Membra: viso, seno, cute, pelo. (SL) Tirena. Stat.Thfh , e Ov. Mei., III. — Di. St^mint : D'uomo^ faHo femwini. — Membra Ov. iMet., ili : Nant diio magnoi um vi> idi coeun- tia ftylva Corpo'a >:erpentuni baculi violavp.rot ictu; D'^ue viro f>clus (mirabile l) 1oe>ntni, nepiei^i Enerat autumnoi . Percussis anguibu}! ìsdern Forma prior redid. 13. (Li Le ; a Tiresia, fatto femmi- na. — Avvolti in amore. — Penne: peli. (SL) Penne. Fuor di rima , in questo «enso, il Pttrarca. Piume, la bi'ba di Catone (Pur? , h. 16. (L) Atterga: avemio ambfdue il c.ipo a rovescio, Aron le che vpniva dietro a l'ire-id volta le spalle al vt-rìlre di quello, invecp che all'altro s'atterghi il vehlic suo. — Rauca: coliiva. (SL) Ironìa, come poscia CaU canta. Altri coil.^rjmia Lue. Phars , l: Tuscoi... rates ; quoru>n qui ma- ximiK a(>io A'riinx incoluit de^ertae rrtoemaLunoe .. — lionca. Inf., XXVI : Dove veitdemnia ed. ara. - Iloncàcte: una tf^rra nel Veneto, come dire luo- go coltivato. Roncare p^r runcare dlcevasi in Italia Un dal 753 (Murar., Mon. Nona ni Fund ). 17. (L) So-lonca: Luni deserta. (SL) Selle. Lucano, d'Aronte : Fu/ mini'! e.ductm motus , venasque calentea Fibrarum, et nionit-wi erran- Vis in aere pennae (Piiars., 1). Virgi- lio, d' un augure : Qui sidera sentii (.'En.. HI). is. (L) Pelle: capelli e peli del pellignone.