Pagina:Commedia - Paradiso (Buti).djvu/6

Da Wikisource.
     v i

giovevole e gloriosa. Già in questa medesima città di Pisa fino dal 1827-9 fu stampato l’altro Commento, appellato l’Ottimo, per le cure del Dott. Alessandro Torri, di poco rapito al culto dantesco, e dal quale ci venne un grato conforto a cotanta intrapresa. A loro adunque se ne vuole saper obligo speciale, e tanto più che si furono messi all’impresa in una stagione, che niun frutto o scarsissimo promettere si potevano. In fatti il primo tomo, uscito fuori quando la nostra penisola quasi tutta reggevasi ancora da prìncipi non suoi, quali ricompense offerire poteva ai suoi editori? Un libro, il quale consiglia e accende i popoli ad unità, come doveva giugnere accetto a chi esercitava il dispotismo? Il secondo volume eziandio non ebbe corso fortuna diversa, e noi ne rechiamo la cagione alle vicende politiche, arrischiando però d’ augurare al terzo il meritato successo. E falliranno esse le nostre predizioni? Oh allora male presentirei della nostra comune patria: imperciocchè, postergata la nazionale letteratura, cadrebbe immantinente nella massima abiezione, anzichè essere possibile a divenire novellamente maestra di civiltà. Grecia e Roma senza quegli eccellenti scrittori, onde le geste alla posterità ne furono tramandate, durerebbono tuttora grandi nell’universale ammirazione? Di quanti popoli, già fiorenti per azioni di virtù a noi non pervenne altro che il nome: avvegna che mancassero di chi i loro fatti 1 riferisse? Così pertanto camminando la bisogna, io non mi asterrò giammai nell’inanimare i giovani, perchè ai nostri classici, tra’ quali siede maestro l’Allighieri,

  1. Orazio, Ode ix, Lib. iv «Vixere fortes Agamemnona Multi; sed omnes illacrymabiles Urgentur ignotique longa Nocte, carent quia vate sacro ».