Pagina:Commedia - Paradiso (Imola).djvu/128

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118 PAR’1DISO Brenno di lirenno fa molte lodi Policrate, e sostiene che fu britannico incontra Pirro questi innalza alle stelle Giustino come abilissimo nel condurre gli eserciti, nell’ordinare le battaglie, nella scelta de’campi, nei cattivarsi l’amore e, la stima de’ soldati in contra gli altri principi e collegi contro agli altri principi e collegati. Nella guerra coi sanniti l’aquila romana fu aiutata dai due Papiri. La guerra coi sanniti fu lunga e crudele: durò cinquant’ anni ,ed i sanniti sette volte ruppero i patti, e Roma trionfò ventiquattro volte di essi. Ora Giustiniano accenna alcune famiglie che sotto il vessillo dell’aquila romana e ne’detti periodi acquistarono alto nome. La casa de’Manlii fu nobile e potente. Marco Manlio liberò il Campidoglio dai galli ch’ erano per prenderlo in tempo di notte, e fu poi precipitato dalla rupe del Campidoglio, perchè mostrò la smania di farsi re. Tito Ma nilo, crudamente oppresso dal padre in opere servili, liberò il padre stesso da una fiera accusa di un tribuno: lo stesso vinse uti immane gallo sennone, che lo provocò a singolare conflitto. Uccisolo gli tolse la collana, della quale si ornò, e per la quale fu soprannomato Torquato, come in seguito lo furono tutti di sua schiatta. Ma egli che fu tanto pietoso inverso del padre, ebbe dai padre il più fiero cambio. Nella guerra latina il tiglio aveva combattuto con una scure contro di altro latino che lo aveva provocato, e l’uccise; ma il padre colla stessa scure vincitrice percosse il figlio che aveva pugnato senza permesso del console. Nella stessa guerra il console Decio, votandosi alla salute dell’ esercito, si precipitò senz’ armi in mezzo de’ nemici, e fu trucidato; ma l’esercito vinse e tornò a Rotua triopfando. Quinzio Cincinnato ridotto a povertà per ingiusta condanna che pagò a stento coll’aiutodel figlio,lavorava un picDigitized by Google