Pagina:Commedia - Paradiso (Imola).djvu/244

Da Wikisource.

23


paradiso

quelle sempiterne rose di que’ dottori più belli degli altri come la rosa è più bella degli altri fiori volgensi circa noi si volgeano intorno a me e Beatrice et si I extrema all ultima rispose e I’ ultima ghirlanda o cerchio veniva essa pure, ma proporzionando il moto proprio a quello del1’ altra. così come due archi parallelli equidistanti fra loro si volgon per tenera nube si mostrano in nube sottile e con colori con colori diversi quando Junonc a sua ancilla iube quando Giunone comanda ad Iride ancella sua, ossia quando apparisce in cielo l’arco baleno. Iride è messaggiera di Giunone, e vuolsi che abbia quattro colori principali. Giunone figura 1’ aria: nascendo di quel dentro quel di fuori producendosi per riflessione di raggi 1’ arco di fuori maggiore dell’altro arco minore o conentrico a guisa del parlar di quella vaga che amore consunpse come sol vapori come per riflessione di voce formasi il parlare dell’eco, vaga Ninfa che per amore di Narciso si consunse, al pari de’ vapori al raggio del sole: allegoricamente, da (in vanitoso non resta che poco fiato; e fanno qui la gente esser presaga e quegli archi parallelli fanno presagire ai mondani del mundo che gia mai piu non allaga che non sarti più il mondo castigato col diluvio. Voce si mosse del cor de I una de le voci nove dal mezzo di una di quelle luci novellamente appar3e, L1SCÌ una voceche mi fece parer I ago a la stella in volgermi a suo dove che nel volgermi al luogo donde venne, fece che io paressi l’ago della calamita che si volge subito alla stella polare poiche I tripudio la lieta danza e i altra festa grande wide si del cantar del fiammeggiar e l’altra letizia come del canto di ringraziamento così del rispondere a gara l’una luce in vista dell’altra in segno di carità luce con luce gaudiosee bianche quelle luci quelle anime beate piene di gioia e di piacevolezza insieDigitized by Google