Pagina:Commedia - Paradiso (Imola).djvu/265

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canto

Xlii.

Or le parole tue cominciereber se io non procedessi a- vanti piue come dunque costui fu senza pare ma se io non andassi più avanti, tu soggiungeresti, e come dunque costui fu senza pari, se non è Adamo o Cristo ma pensa chi era chi era stato costui e la cagion che i mosse a dimandar quando fu detto chiedi pensa che la cagione che mosse costui a dimandare fu il desiderio di aver senno per governare secondo giustizia. Dio non lasciò mai ad altr’ uomo la scelta, come a costui perche paia ben cio che non pare perché ti riesca cliiaro quanto ti sembra oscuro. non ce parlato si che tu non possi ben veder eh I fuo re che chiese senno a cio che re sufficiente fusse io non parlai tanto oscuramente che tu non potessi capire che fu un re che aveva chiesta a Dio la sapienza per governar con giustizia il regno suo — Salomone non chiese a Dio di sapere tutto ciò che abbracciavano le scienze e le arti non per saper il numero in che ce li motori di qua su non dimandò di sapere quanti sono i motori di queste sfere celesti. Aristotile pretende che le intelligenze fossero tante quanti i mondi: o se necesse contingente mai necesse fenno se da due premesse, una delle quali sia necessariamente vera, e l’altra solo contingente; possa dedursi una conseguenza necessariamente vera; ossia Salomone non chiese di conoscere la dialettica non si est dare primum motum esse non, se conviene ammettere un moto primo che non sia l’effetto di altro moto. Aristotile pose il moto eterno, ma i teologi lo negano, e deve starsi per fede a quanto essi dicono o se dal mezzo cerchio far si puote triangol si che un retto non havesse tutti i triangoli inscritti in un semicerchio aventi per base il diametro hanno di necessità retto I’ angolo opposto ad esso diametro. Euclide insegna clic il triangolo è figura di tre angoli, eche I’ angolo retto si ottiene quando una linea retta cade soDigitized by Google