Pagina:Commedia - Paradiso (Imola).djvu/266

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paradiso

pra di altra retta la prima, perpendicolare sull’ altra orizzontale, come la figura della croce. Unde vedrai haver rispecto ai regi quel non sorse il secondo che son molti e i boni son rari se tu noti cio eh io dissi e questo regaiprudentia e quel vedere impari in che lo siral di mia intention percuote onde se tu noti ciò che io dissi in prima, e questo che dico ora,conoscerai che quel vedere impari, ossia non aventé pari è la regale prudenza: e se ai sorse drizzi gli occhi chiari e se richiami quel mio detto a veder tanto non surse il secondo—vedrai aver solamente rispetto ai regi che son molti ci i buon rari conoscerai che quel mio detto non ebbe di mira che i re, i quali son molti di numero, ma pochi son buoni. con qnesta distinction prendi il mio dieto tu interpreta il mio detto con questa distinzione e cosi pote stare con quel che credi dcl mio padre e del nostro dilecto distinzione che lascia luogo anch&alla tua interpretazione che avesse di mira Adamo e Gesù Cristo. — e questo tisia sempre piombo ai piedi per farti mover lento com om lapso ci al si e al no che tu non vedi e questo ti serva di ammonizione di non essere precipitoso giammai, ma invec’e lento, e ponderato, come gli uomini consumati nel sapere nel rispondere su cose sconosciute, senza premettere le necessarie distinziòni; che quello e tra li stolti bene abbasso che è 1’ ulti‘no degli stolti chi senza distinction afferma o nega colui che senza distinguere ammette ed impugna cossi nel un come nel altro passo tanto l’affcrmativa, quanto la negativa perche I incontra che piu volte piega I opinion corrente falsa parte la verità è spesso nascosta, sicchè poche cose possono sapersi con certezza, e quando 1’ uomo senza premeditazione è lesto nelle risposte, spesso va errato; diceva bene Damasceno ne’ suoi aforismi — se interrogato velocemente rispondi, la tua