Pagina:Commedia - Paradiso (Imola).djvu/379

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canto

XX. 3G9

quila benedetta mi rispose folgorando maggiormente nell’ occhio per farmi cessare la maraviglia — io veggo che tu credi queste cose perche io le dico tu credi queste cose, perchè sono (11 fede ma non vedi come ma non conosci come ciò possa essere si che se son credute sono ascose e così ad onta di tua credenza ti rimangono ascose; fai come quei che aprende bene per nome la cosa ma non puo veder la sua quiditale per se s altri non la prome fai come colui che impara il no- medi una cosa, ma non può comprenderrie la essenza se altri non la dimostra, o palesa. regnum celorum violentia pale da caldo amore e da viva speranza il regno de’ cieli si acquista, od è vinto colla viva carità e speranza; ossia il regno de’cieli cede alla violenza del buon desidèrioe della viva speranza degli uomini che vince la divina volonta giacché questi affetti vincono la divina volontà. Volle Iddio che il pagano fosse dannato; pure permise che tal volontà fosse vinta per Traiano dalla carità di san Gregorio, e dalla viva speranza di Rifeo non a guisa che I orno a I oin sovrancia non a modo che I’ uomo prevalga all’ uomo ma vince lei ma la speranza e carità vincano il volere divino perche vuole esser vinta perché vuole esser vinto e vinta vince con sua benignanza ed il volere divino poi vinto vince colla sua bontà. La prima vita del ciglio e la quinta Traiano e Rifeo ti fan maravigliare ti fanno sttipire perche ne vedi la region deliAngelidepinta perchè vedi adorna delle loro anime la regione degli angeli, cioè il Paradiso: di corpi suoi non uscir come credi Gentili ma Criliani in piena fede Rifeo e Traiano non morirono gentili, come tu credi, ma cristiani con ferma fede quel dei passuri e quel dei passi piedi Rifeo che visse prima di Cristo credendo nc’piedi crocifiggendi, e Traiano che visse dopo Gesii Cristo credendo ne’piedi già croceRAMBATDI — VoI. 3. 24

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