Pagina:Commedia - Paradiso (Imola).djvu/380

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paradiso

fissi; che I una torno a I ossa de I Inferno ove non si rieik giamaiabon volerel’anirna di Traiano, dall’inferno, nel qual luogo stando, nessuno mai si converte a Dio col buon volere, tornò ad abitare il suo corpo e cio di viva speme fu mercede e ciò fu mercede alla speranza viva di san Gregorio, che si fece forte nelle preghiere fatte a Dio onde meritare la detta anima di viva speme che mise la possa nei preghi fatti a Dio per suscitarla si che potesse sua voglia esser mossa sì che la volontà di Traiano potesse essere mossa a credere nel venuto Messia. I anima gloriosa tornata ove si parla 1’ anima di Traiano, di cui si parla tornata ne la carne in che fu poco riunitasi al proprio corpo, in cui per poco tempo poi sopravisse credette 4fl lui che potea aiutarla credette in Cristo che poteva salvarla credendo s accese in tanto foco di vero amore e divenuta fedele, si accese di tanta carità che la morte seconda fu degna di venire a questo loco che resuscitata dalla morte del paganesimo fu degna della beatitudine in questo pianeta. L altra anima di Rifeo pose tutto suo amore la giu mentre visse a dirittura nell’equità, nella giustizia per gratia che stilla da si profonda Fontana per la grazia divina che stilla da inesauribile fonte che mai creatura non pinse locchio fin a la prima onda che cosa creata non potè collo sguardo giammai arrivano Nel fondo perche di gratia in gratia Iddio gli aperse I occhio a la nostra redemplion futura perchè unendo grazia a grazia gli aprì I’ intelletto, e credette nella nostra redenzione, per mezzo della passione di N. S. Gesiì Cristo; onde credette in quella e non sofferse de ndi il puzzo piu del Paganesmo e dopo tale ispirazione non sentì piiì la mala olenza del paganesimo che uccide l’anima. Il culto de’ gentili aveva in sè la demoralizzazione de’costumì Digitized by coogle