Pagina:Commedia - Paradiso (Imola).djvu/481

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canto

XXVII. 71

veste di Pastori si veggono dal cielo nelle chiese lupi rapaci sotto tal manto. o difesa de Dio perche pur giace? o vendetta di Dio, perché dormi? Caorsini e Guaschi si apparecchian di bere del sangue nostro del patrimonio donato dai fedeli alla Chiesa s’ apparecchiano ad impinguarsi quei di Cahorsa nella Guienna, del qual paese era Giovanni XXII caorslno, e quelli della Guascogna paese del pontefice Clemente V guascone o bon principio del papato a che vii fin convien che tu ca$chi: sarà avvilito ed oppresso se non si correggono i vizi suinclicati. Ma I alta provvideniia che con Scipio difese a Roma la gloria del mondo ma la provvidenza di Dio che per mezzo di Scipione conservò a Roma la gloria del mondo soccorra tosto si eom io conseipio deh tosto soccorra a tanta jattura! e tu /1- gliolo che per lo mortal pondo ancor giu tor,nerai apri la bocca e non nascondere quel eh io non nascondo e tu figlio, che pel corpo mortale in cui tuttora sei, dovrai tornare nel mondo, grida pure apertamente queste parole che io qui pronuncio, e propala in terra quanto io paleso nel cielo. Vidi io cosi in su farsi i ci era adorno e fioccare in su vidi l’eterea regione del cielo così adornarsi di vapori triunphanti di spiriti trionfanti che faclo avieno con noi qui soggiorno che restati erano con noi nell’ottava sfera, quando Cristo e Maria salirono all’ empireo si come I air nostro flocca in giuso di vapori gelati come I’ aria si riempie di fiocchi di neve quando il corno de la capra dei cielo col sole si tocca quando il capricorno è in compagnia del sole, cioè da mezzo decembre a mezzo gennaio. lo viso mio seguiva i suoi sembianti la vista mia seguiva quegli spiriti che partivano e seguio finche I mezzo e li seguì fìnchè Io spazio di mezzo li toLse il trapassar di piu avanti tolse ;i miei occhi cli più veDigitized by Google