Pagina:Commedia - Paradiso (Imola).djvu/514

Da Wikisource.

paradiso

chi humilenente in essa s accosta e non sanno quanto sia accetto a Dio chi umilmente la rispetta e la segue. P’r apparere ciascun s ingegna e face sue inventioni. Per comparir dotto, per far pompa di dottrina e d’ingegno, s’ inventa; e quelle son trascorse da predicanti ed i predicatori seguono tali invenzioni e I vangelio si tace e si lasciano indietro le verità del vangelo per simili baie. Alla morte p. e. di Nostro Signor Gesù Cristo accadde una terribile eclissi. Ora alcuni opinarono che la luna ch’ era allora XXVa, resse pei segni, e si fra pponesse in linea retta al sole, coprendone l’intera luce. Un dice che la Luna se ritorse ne kipassion di Cristo e $ interpose perche I lume del Sole giu non si porse la luna era piena. e mente che la luce si nascose da si pero a li Ilispani ci a li Indi co;ne a Giudei tale eclipserispose ed altri che la luce si nascose da sè, onde avvenne che la detta eclissi fosse agl’ispani ed agi’ indiani come ai giudei cioè in occidente, in oriente e mezzodì. Il Sole di giustizia pativa sulla croce; e Dionisio Areopagita, allora il primo dci filosofi, esclamò o il Dio della natura soffre, o la macchina dcl mondo si sciòglie. — Ed avverti che lo stesso Dionisio prima della sua conversione seguiva opinione contraria, come lo confessa egli stesso nelle lettere a Policarpio. Un’ eclissi non può essere per leggi di natura generale in tutto il mondo. Non ha Firenze tanti Lupi e Bindi -— Lapa è un’ erba che si arrampica stringendosi ad altra pianta, e di qui venne il nome di Lapo — avaro — loquace — importuno —— rapace; e come in Venezia trovansi molli col nome di Marco e Marino per rispetto a san Marco patrono della città, esan Marino patrono del mare, in cui Venezia fu innalzata, Firenze non ha tanti col nome di Lapo e di Bindo quante si fatte favole si cr- dan per anno quinci e quindi in Peryanw quanLc ti i queste