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paradiso

immagina quanto esser tlee lo splendore delle sedi vicine! la vista mia nel ampio e ne i altezza non si smariva gli occhi miei non si smarrivano nella latitudine e nell’akezza ma tutto prendea il quanto e I quale di quell allegrezza mì tutta comprendea la qualità e quantità della beatitudine di quelle sedi. presso o lontano li ne pon ne leva che Dio dove sanza mezzo governa la legge naturale nullo rileva vicinanza o lontananza nè aggiunge nè toglie, perocchè dove Dio governa senza l’interposizione delle cause seconde, quella legge di naturj , per cui la causa più agisce in vicinanza che in distanza, ivi non ha luogo. Nel giallo della rosa sempiterna che si dilata digrada e ridole odore di lode al Sole che sempre verna nel mezzo della rosa sempiterna, dove sono alcuni fili gialli, ella s’innalza per gradi dilatandosi, ed olezza al sole che ivi produce eterna primavera Beatrice ni trasse quale è colui che tace e dicer vuole Beatrice condusse me che voleva pur dire e non poteva parlare e disse: mira quanto ce il Convento de le bianche stole! e mi disse: mira quanta è l’adunanza di coloro che sono adorni delle bianche vesti! Nell’ Apocalisse i santi che trionfano con Cristo sono rappresentati — amicti sbus albis — vedi nostra città quanto ella gira! vedi li nostri soanni si ripieni che poca gente ornai ci si desira vedi quanto è grande la nostra Gerusalemme, vedi come sono piene le sedi della rosa, che ora mai più non ne rimangon per altri! E con ciò Dante avvisa di un termine, perchè infatti la gente umana deve avere un numero fisso di tanti salvandi, quanU furono gli angeli precipitati. Altri vogliono che siano per essere quanti gli angeli buoni, in modo che l’ordine degli aogeli sia per essere uguale a quello degli eletti. — Dante caotamente lascia tutto incerto.