Pagina:Commedia - Paradiso (Imola).djvu/61

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canto

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te .ipira del fabbro nel martello come emana dal martello 1’ arte del fabbro lo ciel cui tanti lumi fanno bello. Il cielo ornato da tante stelle prende limage la impressione o virtù efassenesugello e se ne investe de la mente profuncla da Dio supremo, ed universale motore che volve lui quel cielo e la intelligentia il motore di quell’ ottavo cielo girandosi sopra sua unitate sopra sè stesso, od in sè stesso spiega sua bontate la sua virtù moltiplicata per le stelle che sono i di lui organi cosi come I alma I’ anima umana se resolve a diverse potentie della vista, udito, odorato ecc. dentro a nostra polve nel nostro corpo composto di polve per membra differenti la moltiplicità degli organi animali è in seguito della moltiplicità delle facoltà mentali; e se l’anima deve esser motrice di tali facoltà è forza che, abbia organi diversi per forma e figura e confermate ed ordinate e composte Nella mano, organo cui natura ha data la facoltà di tanti movimenti, vediamo i diti diversamente conformati. Così vediamo nelle occulte operazioni, e nei membri che operano a procreazione. Tullio, ti’atando della natura degli Dei, ottimamente descrive il corpo umano, virtù diversa fa diversa lega col pretioso corpo eh ella avviva nel guai si come vita in voi si lega la virtù diversa, che proviene dal motore, produce diversi effetti in ciascuno de’ diversi corpi ne’ quali ella si lega, come ne’ vostri corpi umani si lega l’anima a produrre la vita. In questo luo. go Dante o parlò secondo Platone che volle gli astri animati, od ebbe di mira soltanto la fatta similitudine dell’anima: la vertu mista la virtù del motore congiunta al pianeta luce per io corpo del pianeta stesso per la natura lieta unde deriva per la natura lieta dell’ intelligenza motrice come letitia per pupilla viva come nella pupilla de’ nostri occhi si esprimono il giubbilo e la letizia.