Pagina:Commedia - Paradiso (Imola).djvu/87

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canto

1V. 77

crei i di Dio, sciolse i due dubbi di Dante dai quali era turbato. E Beatrice disse — io veggo ben eome te lira io scorgo ben come ti agita lun e i altro disio I’ un e l’altro desiderio di sapere si che tua cura se stessa liga si che fuor non spira sì che il desiderio è tanto ben celato che di fuor non trapela, tu argomenti tu vuoi sapere se bon voler dura se perseverando nel buon proposito la violentia altrui per qual ragione ne scema la misura dei meritare? la violenza usata da altri come possa scemare il merito ed il premio, come accadde a Piccarda e Costanza. anchor di dubita.r ti da ragione vuoi pure sapere come parer tornarsi i anime alle stelle secondo la sententia di Platone ti sembri, da quello che hai veduto, che le anime secondo la sentenza di Platone, preesistendo abitatrici delle stelle innanzi di unirsi ai corpi mortali, disciolto dalla morte, tornino ad abitare nelle stelle. queste son lequesuoni che pontano ugualmente nel tuo velle queste SOnO le domande che si appuntano nella tua volontà et pero pria traetaro quelle che ha piu di fele e quindi risponderò a quelle, che han maggiore veleno di falsa dottrina, ossia più fiele teologico. Beatrice brevemente, e chiaramente risponde alla seconda dimanda più pericolosa, insegnando che tutti i beati hanno br sede nel cielo, e la diversità de’luoghi è argomento della diversa capacità di gloria, colui de Seraphin tra i serafini quegli che piusindiasi unisce a Dio Moise che parlava con Dio faccia a faccia Samuel gran profeta che unse David re e quel Giovanniqualprendervokod il Battista o l’Evangelista, del primo fu detto non esser nato di donna un maggiore, e dell’altro che dormi sul petto del Signore, io dico non Marta eccetuo Maria Vergine non hanno i loro scanni i loro luoghi, ovvero il br grado di gloria in altro celo in altro paradiso che questi spirli Digitized by oog1e