Pagina:Compendio del trattato teorico e pratico sopra la coltivazione della vite.djvu/40

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Le viti basse sono quelle, che si trovano più comunemente dopo le frontiere della Bourgogne, in mezzo della Touraine, sino ai dipartimenti più settentrionali. Gli steli ànno in tutte quelle contrade da sei a sette pollici, sino a tre piedi di altezza; sono attaccate a pali piantati verticalmente, od appoggiate e legate sopra pertiche disposte in modo con piccoli paletti da formare una spezie di griglia poco elevata.

Si rimonterebbe difficilmente alle cause, che ànno determinato questi differenti metodi, che si devono attribuire piuttosto agli usi ricevuti in quelle contrade, che a una pratica ragionata sulla coltivazione della vite. Nei terreni troppo fecondi, si avrà creduto, può essere, rimediare alla troppo grande quantità de’ succhi nutritivi, che poteva somministrare alla vite, attaccandola ad alberi; volendo evitare questo eccesso, si è caduto in un altro. La grandissima superficie, che allora occupa la vite, le permette assorbire colle sue trachee molto più umido, che riunendosi al succo, non può più essere cacciato colla traspirazione. Da là proviene il vino troppo acquoso, di cattiva qualità, e poca durata. Bisogna ben persuadersi, che mai dalle vigne alte non si otterranno vini così buoni come dalle vigne basse, dove i raggi del sole, riflessi dal suolo, agiscono sull’uva elaborandone il mucoso, ed operando una perfetta maturità. Si potrà obbiettare, può essere, che con questo metodo di tenere le vigne basse, la vite è esposta a maggiori accidenti; ed è presa più presto dal gelo, i cui effetti sono tanto cattivi: ma che fare contro questo flagello, che non si può evitare? E’ molto meglio incontrate dei