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120 confessioni d’un scettico

sè, ti pare una sfinge; eppure l’inconscio c’è: tu lo porti nei centri nervosi, lo porti nel cervello, lo porti nel pensiero. Ciò che v’ha di grande e di nuovo dentro noi stessi appartiene all’inconscio; più ciascheduno partecipa alla vita del tutto e più cresce nella vita propria.

L’infinita virtù dell’essere che si dirama per ogni fenomeno, riflettendosi diverso in ciascuno, produce nel nostro cervello idee nuove le quali impresse nei centri nervosi, accumulate dall’esperienza, trasmesse di cervello in cervello per legge d’eredità, costituiscono un mondo inconscio nel quale s’accoglie la vita dell’essere rivelata nell’attività degli organi e rimastavi impressa come effetto inestinguibile. Ciascheduno di noi quindi porta segnate dentro di sè le attività viventi dell’essere, se ne impregna trasformandole con un lavoro cotidiano ed intenso; una circolazione profonda di idee si propaga si moltiplica nell’organismo che le riceve, le ferma, le riaccende nella vita di tutti.