Pagina:Cuoco - Saggio storico sulla rivoluzione napoletana del 1799, Laterza, 1913.djvu/199

Da Wikisource.

xlviii - capitolazione 189


Per eseguire il trattato fu stabilito un armistizio, ma nell’armistizio si preparò il tradimento. Appena che la regina seppe l’occupazione di Napoli, inviò da Palermo milady Hamilton a raggiungere Nelson. — Voglio prima perdere — avea detto la regina ad Hamilton — tutti e due i regni che avvilirmi a capitolar coi ribelli. — Che Hamilton si prestasse a servir la regina, era cosa non insolita; essa finalmente non disponeva che dell’onor suo: ma che Nelson, il quale avea trovata la capitolazione giá sottoscritta, prostituisse ad Hamilton l’onor suo, l’onor delle sue armi, l’onor della sua nazione; questo è ciò che il mondo non aspettava, e che il governo e la nazione inglese non dovea soffrire1.

    il re d’Inghilterra, l’imperatore di tutte le Russie e la Porta ottomana, con tutte le munizioni da guerra e da bocca, artiglieria ed effetti di ogni specie, esistenti nei magazzeni, di cui si formerá inventario dai commissari rispettivi dopo la firma della presente capitolazione.
    «II. Le truppe componenti le guarnigioni conserveranno i lori forti fino che i bastimenti, di cui si parlerá qui appresso, destinati a trasportar gl’individui che vorranno andare a Tolone, saranno pronti a far vela.
    «III. Le guarnigioni usciranno cogli onori di guerra, armi, bagagli, tamburo battente, bandiere spiegate, miccia accesa, e ciascuna con due pezzi di artiglieria; esse deporranno le armi sul lido.
    «IV. Le persone e le proprietá mobili ed immobili di tutti gí’ individui componenti le due guarnigioni saranno rispettate e garantite.
    «V. Tutti gli suddetti individui potranno scegliere di imbarcarsi sopra i bastimenti parlamentari, che saranno loro presentati per condursi a Tolone, o di restare in Napoli, senza essere inquietati né essi né le loro famiglie.
    «VI. Le condizioni contenute nella presente capitolazione son comuni a tutte le persone dei due sessi rinchiuse nei forti.
    «VII. Le stesse condizioni avran luogo riguardo a tutt’i prigionieri fatti sulle truppe repubblicane dalle truppe di S. M. il re delle Due Sicilie e quelle dei suoi alleati nei diversi combattimenti che hanno avuto luogo prima del blocco dei forti.
    «VIII. I signori arcivescovo di Salerno, Micheroux, Dillon ed il vescovo di Avellino saranno rimessi al comandante del forte Sant’Elmo, ove resteranno in ostaggio fino a che sia assicurato l’arrivo a Tolone degl’individui che vi si mandano.
    «IX. Tutti gli altri ostaggi e prigionieri di Stato, rinchiusi nei due forti, saranno rimessi in libertá subito dopo la firma della presente capitolazione.
    «X. Tutti gli articoli della presente capitolazione non potranno eseguirsi se non dopo che saranno stati interamente approvati dal comandante del forte Sant’Elmo».

  1. Un segretario di Nelson scrivea ad un suo amico a Maone: «Noi commettiamo le piú orride scelleraggini per rimettere sul trono il piú stupido dei re». Io ho del ribrezzo in riferir queste parole, che pure ho letto io stesso. Oh! come gl’inglesi sanno compatire le loro vittime!