Pagina:D'Annunzio - L'orto e la prora.djvu/38

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34 La passeggiata



meglio a le nostre anime stanche. Noi
saremo paghi di qualche dolcezza
mite, noi cercheremo una tristezza
riposata ed eguale. Ed abbia i suoi
95cieli velati Aprile, come jeri,


i suoi mari quieti, come jeri;
sì che possiamo noi recar lungh’essi
i lidi, o sotto gli alberi, sommessi
colloqui e sogni e taciti pensieri,
100— o voi dal dolce nome che io non chiamo! —


perché voi non mi amate ed io non vi amo.