Pagina:D'Annunzio - L'orto e la prora.djvu/39

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IL GIOGO.

Quella sua chioma, volgente
su da la fronte regale
cui cingeva l’immortale
Tristezza divinamente,


5mi ricordava il tesoro
de le foreste profonde
ove l’Autunno profonde
tra porpore cupe l’oro.