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112 la siesta.


‟Perchè a Penti? Che s’andava a fare a Penti?”

‟Ti prego, andiamo. Per mutare,” aveva insistito Donna Laura.

Il barone, come sempre, s’era lasciato persuadere.

‟Andiamo.”

Ora, Donna Laura custodiva un segreto.

Nella giovinezza, la sua vita era stata attraversata da una passione. A diciotto anni aveva sposato il barone Albónico, per ragioni di convenienza familiare. Il barone militava sotto il primo Napoleone, con molta prodezza; egli stava quasi sempre assente dalla sua casa, poichè seguiva ovunque il volo delle aquile imperiali. In una di quelle lunghe assenze, il marchese di Fontanella, un giovine signore che aveva moglie e figliuoli, fu preso d’amore per Donna Laura; e, come egli era bellissimo ed ardente, vinse alfine ogni resistenza dell’amata.

Allora pe’ i due amanti una stagione, passò nella felicità più dolce. Essi vivevano nell’oblio di tutte le cose.

Ma un giorno Donna Laura s’accorse d’essere incinta; pianse, si disperò, rimase in una terribile angoscia, non sapendo che risolvere, come salvarsi. Per consiglio del marchese di Fontanella, partì