Pagina:De Sanctis, Francesco – Lezioni sulla Divina Commedia, 1955 – BEIC 1801853.djvu/155

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Virgilio, che egli, con ammirazione ingenua, che ricorda ancora la scuola, chiama suo maestro e suo autore; e quando lo spirito sprigionatosi dalla servitú de’ sensi racquista la sua libertá in purgatorio, gli si presenta innanzi Catone, per tacere di Stazio e di Rifeo e di Traiano. In che dunque è posta la poesia del limbo dantesco, la poesia unica in quel nudo catalogo di nomi, se non nell’entusiasmo che prende il poeta in mezzo alla filosofica famiglia, o quando è sesto tra cotanto senno, o alla vista degli spiriti magni «che del vederli in me stesso mi esalto»? Talché il limbo dantesco ci par quasi una galleria, un pantheon di tutt’i grandi nomi della storia antica che ifoi siamo avvezzi ad ammirare fin da’ primi anni. Questa prima epoca potrei io chiamare la poesia delle scuole: ce n’è un’altra che potrei chiamare la poesia delle famiglie.

La generazione che passa, scendendo nel sepolcro, lascia memorie ancora fresche che sono come il patrimonio delle famiglie, e i vecchi attori superstiti d’un dramma il cui sipario è calato le vanno rimemorando a’ figliuoli ed a’ nipoti con l’eterno intercalare: «io fui», e vanno mescendo passioni spente e rimase vive solo in loro con passioni ancor verdi, esagerando, alterando, lodando, biasimando, cioè a dire poetizzando il tutto. Cosi la rivoluzione francese è giunta al nostro orecchio prima ancora che l’avessimo letta ne’ libri; e Robespierre ne’ racconti fattici da’ padri nostri ci è parso qualche cosa di simile ai demòni ed a’ mostri, di che le nutrici popolano le nostre fantasie puerili, e le avventure di Napoleone ci son parse una specie delle Mille ed una notte, ed il secreto incanto delle poesie del Béranger è posto appunto in questo, che l’illustre poeta ci rappresenta Napoleone non secondo la storica veritá, ma come si è serbato vivo nella tradizione presso i soldati ed i paesani francesi. I tempi di Dante furono preceduti da un’epoca simile, illustrata dal trionfo di parte ghibellina e da alcuni grandi uomini chiari per valore e per consiglio, Farinata, Cavalcante Cavalcanti, Iacopo Rusticucci e simili. L’impressione che questi grandi nomi, vivi ancora nella tradizione, produssero sopra di Dante si scorge fin da’ primordii del suo poema. E quando