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202 saggi critici

lare di vita campestre, senza pôrci, per contrapposto, la vita di cittá. L’antitesi è proprio di una letteratura, che ha perduta la sua freschezza e semplicitá, che non trova piú in un’idea giá esausta, nuove ricchezze, e cerca la poesia ne’ suoi rapporti con altre idee, quando non ami meglio di ripetere ed imitare. Hölti si tiene lontano dai luoghi comuni e dalla raffinatezza; e descrive la vita campestre con una freschezza e semplicitá, non iscompagnata da grazia. Certo, noi che siamo nipoti del Poliziano e dell’Ariosto, e contemporanei del Leopardi e del Manzoni, non abbiamo bisogno di cercar ne’ tedeschi esempi di poesia schietta e casta. Ma perché tuttodí, si parla, a proposito ed a sproposito, delle poesie nordiche e le si credono per tradizione mistiche, nebulose, concettose, astratte, ho voluto addurre quest’esempio, acciocché siamo piú rispettivi nel giudicare, e, volendo giustizia noi, rendiamo giustizia agli altri.

Il campo proprio del poeta è l’immagine, che si compia nell’anima del lettore. Quando la fantasia del lettore rimanga oziosa, è difetto suo o del poeta: sciocco l’uno o l’altro. Il lettore dee essere poeta, anche lui; dee integrare l’immagine che il poeta delinea, a grandi tratti. Allorché l’immagine è stata tocca e ritocca, per tutti i versi, si cade nel manierato e nel concettoso, insino a che la poesia lascia il sentiero battuto e si trasforma in sentimento. Il poeta, allora, si serve dell’immagine, come di un’occasione, per manifestare le sue impressioni. Questa poesia sentimentale si consuma, anch’ella, a poco a poco; e va a perire nel pensiero. Oggi, noi conosciamo questi diversi gradi, per i quali passa la poesia, e ci ripieghiamo sulle nostre impressioni e le analizziamo: la critica rode l’arte. Quindi è, che, nello stesso tempo, trovi ogni maniera di poesie ed ogni sorta di poeti: questo, principalmente, in Alemagna, patria della filosofia e della critica. Poiché si conoscono tutte le forme dell’arte, le si accettano, indifferentemente. Schiller e Goethe ci fanno drammi, secondo tutti i sistemi; oggi, la Fidanzata di Messina; domani, il Guglielmo Tell; oggi, Goetz di Berlichingen; domani, il Torquato Tasso. È un ecletismo poetico, che accenna ad una futura trasformazione dell’arte, accompagnata, necessariamente.