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ciò che move potentemente il cuore umano sotto qualunque forma, e con qualunque carattere, è poesia.

Nel giudizio del Triboulet, come in tutti gli altri suoi giudizi, il Girardin pone male le quistioni: il punto di partenza è sbagliato.

Quando ho innanzi Triboulet, in luogo di pensare ai tipi astratti o a questo e quel modello, io mi domando dapprima: — Che cosa è Triboulet? — E mi studio di afferrare in tutta la sua pienezza la concezione del poeta. È la prima condizione d’una buona critica. E quando me ne son fatto chiaro concetto, ecco le sole due quistioni, che ha a porre la critica: — Questa concezione è vera? è viva? —

La veritá della concezione richiede che non vi sia dissonanza nelle parti, che i diversi elementi corrispondano col tutto e tra loro. In Triboulet, per esempio, tanta sovrabbondanza di affetto verso la figlia è vera, perché risponde alla concezione; e se egli amasse alla guisa di Orazio, il suo amore sarebbe falso, sarebbe una ridicola dissonanza.

Ma non basta che la concezione sia vera; deve essere viva: a questo sol patto è poesia. E la concezione è viva, quando non rimane un pensiero, ma diventa una persona. La concordia de’ diversi elementi è unitá meccanica ed esteriore: è l’unitá dell’orologio. Triboulet non deve essere un orologio, ma un uomo. I diversi elementi debbono essere fusi e compenetrati; lavoro inconscio della virtú creativa. Ora Victor Hugo ha lavorato con troppa coscienza; il critico ha in lui preceduto il poeta. Le diverse parti della sua concezione stannosi dirimpetto, procedendo prima parallelamente, poi in antitesi. Avete prima il buffone, poi l’uomo, poi il padre; indi un’antitesi continuata. Ma l’anima non è fatta a pezzi né ad antitesi; tutto questo sa di artificiale. È un maestro, il quale per far comprendere la lezione dá alle sue idee una disposizione, non conforme alla loro natura, ma alla intelligenza degli allievi. Il romanticismo è nato in Francia con questo difetto: è stato un lavoro di riflessione piú che di arte. Ciò che si trova qua e lá in Shakespeare, è stato dai romantici raccolto, condensato, messo in rilievo ed in antitesi: indi qual-